Il BENESSERE con le pratiche di YOGA, TAI CHI e le arti marziali
- tempio5elementi
- 2 giorni fa
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LA PIGRIZIA E I DANNI ALLA SALUTE
Negli ultimi decenni, il concetto di “pigrizia” ha lasciato progressivamente il campo delle impressioni soggettive per assumere una definizione oggettiva nei termini di comportamento sedentario: un insieme di abitudini caratterizzato da lunghi periodi di inattività fisica e basso dispendio energetico. Questo comportamento, sempre più diffuso nei contesti moderni, non è un mero sinonimo di svogliatezza, bensì un fattore di rischio riconosciuto per numerose condizioni cliniche. Secondo una sintesi di evidenze, la mancanza di attività fisica regolare è associata a un aumento complessivo del rischio di esiti avversi per la salute fisica.
Dal punto di vista psicologico, uno stile di vita sedentario è correlato anche a peggiori esiti emotivi e cognitivi. Studi clinici osservano che livelli elevati di comportamento sedentario sono associati a un maggiore rischio di sintomi depressivi, di ansia e di stress percepito, oltre a disturbi del sonno e a una ridotta qualità della vita. Come le indagini condotte durante la pandemia, che hanno evidenziato che periodi prolungati di inattività, combinati con stress cronico, possono alterare la funzione dell’asse ipotalamo-pituitario-surrene (HPA) e aumentare la suscettibilità allo stress stesso, con ricadute negative sul benessere mentale generale.
È in questo contesto che discipline mente-corpo come yoga e tai chi hanno suscitato crescente interesse scientifico come potenziali strumenti di prevenzione e intervento. Lo yoga, una pratica millenaria che integra posture fisiche, tecniche di respirazione e attenzione mentale, è stato oggetto di numerose revisioni sistematiche e meta-analisi. Ricerche condotte su popolazioni di adulti e anziani dimostrano che la pratica regolare è associata a miglioramenti significativi in vari domini di salute fisica, tra cui equilibrio, flessibilità e forza muscolare, e ad una riduzione dei sintomi depressivi rispetto a gruppi di controllo inattivi. Sebbene l’eterogeneità metodologica degli studi renda cauta la generalizzazione dei risultati, questi effetti sembrano confermare che lo yoga può favorire un maggiore benessere psicofisico, probabilmente attraverso meccanismi di autoregolazione dello stress e di aumento della consapevolezza corporea.
Il tai chi, arte marziale cinese di movimento lento e meditativo, è anch’esso supportato da un corpus emergente di evidenze sull’efficacia per la salute fisica e mentale. Revisioni sistematiche indicano che il tai chi può ridurre sintomi di ansia e stress percepito, migliorare la qualità della vita sociale e contribuire al controllo della pressione e delle funzioni cardiovascolari in adulti con condizioni croniche. Uno studio recente su giovani adulti universitari ha rilevato benefici in termini di riduzione di ansia e depressione e miglioramento della funzione respiratoria nei praticanti di tai chi rispetto ai controlli, suggerendo effetti trasversali su salute psicologica e capacità fisiche di base. In popolazioni anziane, simili benefici si accompagnano a miglioramenti dell’equilibrio e a una potenziale riduzione del rischio di cadute, contribuendo così a preservare l’autonomia funzionale
I meccanismi alla base degli effetti positivi di queste discipline coinvolgono sia componenti fisiologiche sia psicologiche. La combinazione di movimento gentile, controllo del respiro e focalizzazione dell’attenzione mentale può modulare la risposta allo stress, migliorare la regolazione emotiva e potenziare le risorse cognitive come l’attenzione e l’autocontrollo. Tali effetti sono stati interpretati come derivanti da un potenziamento complessivo delle reti neurali coinvolte nella consapevolezza interocettiva e nella gestione dello stress psicologico, oltre che da benefici diretti sul sistema cardiovascolare e sul tono muscolare.
Parallelamente, le arti marziali più dinamiche , sebbene meno studiate sistematicamente rispetto a yoga e tai chi, offrono un ulteriore esempio di come attività fisiche strutturate possano supportare la salute mentale e fisica. Discipline come il kungfu richiedono impegno psicomotorio, disciplina e attenzione, promuovendo l’autoefficacia, la resilienza allo stress e la regolazione delle emozioni. Studi preliminari suggeriscono che la pratica regolare di queste arti marziali può migliorare l’autodisciplina e l’autostima, contribuendo a un maggiore impegno in comportamenti salutari e alla riduzione di ansia e sintomi depressivi.
Yoga, tai chi e arti marziali, soprattutto se praticati in gruppo, non si limitano a contrastare i danni fisici dell’inattività, ma agiscono sui processi psicologici profondi che sostengono la motivazione, la regolazione emotiva e il senso di connessione sociale, offrendo così un approccio integrato e scientificamente fondato al benessere globale della persona.





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